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Intervista a Francesco Gavazzi - Team Androni Giocattoli Sidermec

 
Chi o cosa ti ha acceso la lampadina del ciclismo?
Da piccolo mio papà era un’appassionato, correva a livello amatoriale e guardava sempre le corse in TV e da lì mi è nata anche a me la passione e pian piano è diventato un lavoro. Ho iniziato a 12 anni, prima giocavo a calcio...ho iniziato anche un pò per sbaglio perchè da me in Valtellina non ci sono tante nè tante squadre di ciclismo nè tanti ciclisti, però è stata una passione che è cresciuta sempre di più.
 
A che età hai realizzato che la passione si stava trasformando in un vero e proprio lavoro?
Nel giro di qualche anno partecipavo già alle gare Juniores, poi Under 23. A 22 anni sono passato fra i professionisti.Adesso ne ho 33!
 
A prescindere dal piazzamento - quali sono state le 3 corse che ti sono rimaste nel cuore?
Sicuramente i 2 mondiali che ho fatto con la Nazionale, un mondiale Appena sotto le Olimpiadi una delle cose più importanti che tutti sognano e la tappa alla Vuelta, in Spagna, che ho vinto, la mia miglior vittoria nel 2011.
 
Raccontaci di quella vittoria
Vincere è sempre bello, alla Vuelta poi che è un grande giro, è un’emozione grande, magari lì per lì sembra una vittoria normale poi più passano gli anni più ti rendi conto che è stata una vittoria importante che non è proprio da tutti.
 
Qual’è l’amico/corridore più forte con cui hai corso?
Di amici ne ho tanti nel ciclismo, di corridori forti ne ho incontrati tanti... un’amico con cui ho più confidenza e che siamo più uniti è Guarnieri che corre la Francaise Des Jeux e nel suo lavoro, che sarebbe quello di tirare le volate, secondo me è uno dei più forti al mondo e in invece ho avuto l’onore di correre con tantissimi campioni da Cunego a Ballana, Bruseghin, Annibale, Adaru, diciamo che soprattutto quelli italiani li ho avuti quasi tutti come compagni di squadra e da ognuno di loro ho imparato qualcosa.
 
Un giorno da ricordare su tutti
Sono 2 i giorni da ricordare, quando sono nati i miei 2 bimbi
 
Un giorno da dimenticare su tutti
Non ne ho uno in particolare, preferisco ricordare quelli belli
 
Raccontami alcuni momenti della la tua giornata:
 
Qual'è la cosa più impegnativa?
Arrivare a sera non troppo stanco quando sono a casa
 
La più divertente?
Giocare con i miei bambini, fare merenda, portarli al parco, cose semplici
 
Quella obbligatoria?
Uscire in bici
 
La cosa che senti il bisogno di fare?
Non ne ho una in particolare, magari sento il bisogno di dormire, quando sono alle corse cerco di riposare il più possibile, sia per avere buone prestazioni che per recuperare le ore di sonno che perdo a casa
 
Come ti concentri prima di una gara?
A me viene automatico concentrarmi, dipende un pò anche dalle corse, alcune sono più importanti speri di fare bene sei più concentrato magari sei anche più nervoso, altre corse le prendi un pò più in tranquillità.. però non ho nessun rito.
 
Che importanza ha indossare l’intimo giusto per affrontare allenamenti e gare?
E’ importantissimo soprattutto nei periodi come adesso dove la temperatura varia nell’arco della giornata, esce il sole è caldo, magari ti spogli poi in discesa devi coprirti e fa freddo, avere un intimo che non traspira o che ti fa sudare troppo rischi di ammalarti facilmente. L’intimo del vestiario è la cosa più delicata e più importante.

Vorremmo essere portavoce di un tuo messaggio per i tuoi fan , ti va?
Seguiteci anche quest’anno, soprattutto sulle strade del Giro d’Italia, e di starci vicino, noi cerchiamo sempre di dare spettacolo, di farci vedere e portare dei bei messaggi in gruppo.
 

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