Intervista a Simone Ravanelli
Come nasce la tua passione per il ciclismo e a che età hai iniziato a praticarlo?
Ho ereditato la passione per il ciclismo sin da subito da piccolo spinto da mio padre e mio fratello, in quanto è lo sport di famiglia, entrambi hanno infatti corso fino alla categoria juniores.
Ho iniziato quindi nel 2002 e ho continuato questo percorso fino ad oggi, non ho mai praticato nessun altro sport.
È una passione che nasce da lontano.
Quando hai realizzato che la passione si stava trasformando in un vero e proprio lavoro?
Ho realizzato che il ciclismo che poteva diventare i mio lavoro nella categoria dilettanti dove ho raccolto vari successi negli ultimi anni, 3 anni fa sono diventato professionista e spero di continuare a fare questo lavoro a lungo.
Quali sono i risultati più importanti che hai ottenuto fino ad ora o una vittoria di cui vai particolarmente fiero?
I risultati più importanit che ho ottenuto finora sono due piazzamenti al Giro d'Italia nelle edizioni 2020 e 2021 e due secondi posti nella passata stagione, ho sfiorato la vittoria, putroppo è mancata, quest'anno ci riproverò.
C’è un ciclista contro cui hai corso e con cui hai corso che è per te un punto di riferimento?
Un ciclista contro cui ho gareggiato per cui provo molta stima, sicuramente è Mathieu Van Der Pol, ma anche Wout Van Aert, he ho avuto il piacere d'incontrare in gara solo una volta.
Spero di avvicinarmi col tempo a loro perché quello che stanno facendo sia semplicemente straordinario.
Com’è la tua giornata tipo?
La mia giornata tipo inizia con la sveglia verso le 8:00 seguita da un'abbondante colazione prima dell'allenamento che di solito svolgo dalle 10:00 alle 14:00.
Varia dalle 3 alle 5 ore, a volte parto prima a volte dopo in base a quanto pè lungo l'allenamento.
Quando rientro dopo la doccia, paranzo per reintegrare le energie perse, nel pomeriggio recupero le energie guardando la tv o leggendo.
La sera faccio una cena leggera e poi vado a letto per recuperare a pieno.
Quante volte ti alleni durante la settimana e come?
Alla settimana mi alleno tutti i giorni, ogni 10 giorni più o meno ho un giorno libero che trascorro con gli amici, la ragazza o in famiglia.
Come ti prepari mentalmente per una gara?
Mi preparo ad una gara con molto relax, ho la fortuna di non sentire la pressione, di essere un ragazzo abbastanza tranquillo.
Non ho particolari problemi, alle gare arrivo sempre rilassato.
Hai qualche rituale o non sei scaramantico?
Non ho ritulai particolari pre-gara e non sono nemmeno particolarmente scaramentico.
Penso di affrontare le gare serenamente.
Presti molta attenzione alla tua alimentazione?
Per quanto riguarda l'alimentazione, non ho particolari diete.
Sono magro di costituzione e mangio piuttosto bene, ma non ho schemi dietetici particolari.
Indossi Biotex da qualche anno, come ti trovi coi capi Biotex e qual è il tuo preferito?
Quest'anno sarà per me il terzo anno che vesto Biotex, mi trovo benissimo perché ci offrono un'ampia gamma di prodotti tra cui poter scegliere.
Sicuaramente, a livello d'intimo ritengo siano tra i migliori.
Un capo in particolare che adoro di Biotex è la maglia a mezze maniche traforata primvarile secondo me nel periodo a cavallo tra aprile e maggio è perfetta con le temperature che si avvicinano intorno ai 20°.
A cosa punti per il Giro d’Italia?
Per il Giro d'Italia di quest'anno, spero di centrare qualche fuga in qualche tappa importante come sono riuscito a fare negli ultimi due anni con la speranza quest'anno di migliorare il risultato.
Se devo sognare in grande, desidero vincere una tappa.
Uno sguardo al futuro. Quali sono i tuoi obiettivi per la tua carriera da ciclista?
I miei obiettivi per la mia carriera ciclistica riguardano il continuare a lungo, quindi avere una carriera duratura e togliermi qualche soddisfazione.
Più di tutto però, vorrei vincere una tappa al Giro.